Il senso metaforico della resina

La resina è un elemento presente nella coscienza comune dell'uomo, in quanto il significato più profondo che trasmette la sua immagine è quella di protezione. Questa immagine deriva naturalmente dalle capacità di questo materiale di conservare e proteggere, si può pensare ad esempio all'ambra ovvero una resina fossile che ha la capacità di conservare per milioni di anni animali o frammenti di oggetti su cui si posa nella fare fluida, per poi indurirsi e resistere al tempo.
Ornamenti d'ambra sono stati ritrovati nelle tombe Micenee e praticamente ovunque in Europa in quegli anni e per i secoli a venire. Si pensa che lasciare monili d'ambra nelle tombe dei cari fosse un auspicio affinché l'anima del morto potesse riposare in pace, appunto perché protetta.   
L'istinto di protezione, che è uno degli istinti prevalenti nell'uomo, ha fatto si che la resina, e in particolare l'ambra, entrassero nell'immaginario collettivo. 




L'ambra, in particolare, dal punto di vista dell'immaginario che rievoca, nasconde anche dell'altro. Sto pensando ad esempio al film Jurassic Park, diretto nel 1993 da Spielberg - che attinge dall'omonimo libro scritto nel 1990 da Michael Crichton -, in cui dal sangue di alcune zanzare vissute milioni di anni prima e rimasto intrappolato nell'ambra, alcuni scienziati riescono a "ricreare" i dinosauri su cui quelle zanzare si erano posate. 
Rimane così fisso nell'immaginario collettivo da un l'altro la sensazione di protezione che la resina dà, dall'altro la potenziale pericolosità di cosa va a proteggere.


Jurassic Park è un film del 1993 diretto da Steven Spielberg, basato sull'omonimo romanzo scritto da Michael Crichton nel 1990


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