Il disco in vinile, famoso anche con il nome di microsolco,
è uno strumento atto a memorizzare in modo analogico i segnali sonori. Fu
inventato in America dalla "Columbia records" nel 1948.
La struttura del vinile è essenzialmente quella di una
piastra circolare con un solco a spirale concentrica su entrambe le facce del
disco.
Vieni inciso partendo dal bordo esterno in modo da
codificare analogicamente la registrazione dei suoi. Il materiale con cui
questi dischi sono fatti è il polivinilcloruro (PVC), l'introduzione di questo
nuovo materiale permise di cambiare la velocità di rotazione da 78 a 33,5 giri
al minuto in quanto permette di scavare soldi di spessore minore, la cui
diretta conseguenza è la diminuzione del passo della spirale (rispetto ai
dischi da 78 giri al minuto prodotti in gommalacca).
Il disco in vinile è posto in un giradischi che collegato ad
un amplificatore riproduce il contenuto musicale codificato nel disco. In
genere i giradischi permettono di utilizzare dischi di diverso diametro e, per
mezzo di un selettore, è possibile selezionare la velocità di rotazione.
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Grammofono di inizio Novecento |
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Particolare di un giradischi moderno |
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